domenica 18 gennaio 2009

GAY AIDS MORTE

Quest'ultimo decennio è stato caratterizzato dalla problematica AIDS. Su questo flagello (di Dio), se ne sono dette di cotte e di crude. La risposta più intelligente e plausibile l'ha data il Card. Biffi: "la morte è la paga del peccato". Pecco a pensare l'AIDS sia un'arma creata da Dio per punire anticipatamente chi trasgredisce i suoi comandamenti? Qualcuno si chiede quale è la prova del flagello divina? Eccola: L'AIDS è la principale causa di morte tra i gay! Se la scienza non è riuscita a scoprirne l'eziologia, almeno la teologia una risposta l'ha data: chi utilizza il deretano per "attività improprie", prima (AIDS) o poi (INFERNO) paga tutto! San Paolo parla chiaro: "Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che si addiceva al loro traviamento.....E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa." (Rm 1, 26/32) - "...Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio" (1 Cor. 6,9/10) - "…La legge non è fatta per il giusto, ma per i non giusti e riottosi, per gli empi e di peccatori, per gli scellerati e i profani, per i parricidi e matricidi e omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti[1][1], per i ladri d'uomini, i bugiardi, gli spergiuri…"(1 Tm. 1,9). Eppure pseudo esegeti cattolici (i laici lasciamoli perdere perchè manco conoscono l'ABC del sapere umano) vorrebbero farci credere che Dio mostrerà misericordia a chi ha passato l'esistenza intera a sodomizzare e a farsi sodomizzare. Vista la tiepidità dei cattolici (i progressisti s'intende), a questo punto, meglio una buona "cura" islamica per sbollire le fregole perverse degli empi gay!
gianni toffali

sabato 10 gennaio 2009

Federica Squarise assassinata.

La tragica morte di Federica Squarise, la ragazza padovana ammazzata a Lloret de Mar, pone una semplice domanda: perché molti giovani vanno sempre più spesso in vacanza all’estero? Questione di costi e di strutture alberghiere migliori rispetto all’Italia? Non proprio. La verità è altra: le località “fuori porta” offrono “chances aggiuntive” che l’Italia bacchettona non è in grado di fornire. A chi preferisce la movida notturna alle bellezze paesaggistiche italiche, nulla importa di spiagge, di cime e di bel sole. Agli avventori dei “divertimentifici” esotici (nella maggior parte dei casi, zitelle e scapoli) interessa unicamente godere e provare piaceri proibiti. Nemmeno fare nuove amicizie importa un accidente. In questo clima da orgiastico baccanale estivo, naturale, prima o poi, che qualcuno si faccia male. E che altro aspettarsi da cocktail a base di droga, sesso e alcol? Ma tant’è, i voli verso i paradisi artificiali non si possono fermare. Qualche lacrima di circostanza, e di nuovo tutti a sballare. Gianni Toffali

Piccoli zingari, Berlusconi in erba.

Per meglio tutelare i bambini rom, il ministro Maroni propone che gli siano prese le impronte digitali. L’opposizione e taluni ambienti cattolici rispondono gridando al pericolo nazista. Neanche il tempo di inveire contro il reincarnato Hitler, ed ecco arrivare la notizia dell’arresto di alcuni nomadi che costringevano i loro amati pargoletti ad “asportazioni” forzate qua e là per le città. “Arresti esagerati di matrice etnica”, avranno pensato i garantisti dell’infanzia zingaresca, che infatti hanno già fatto liberare quasi tutti gli arrestati. A pensarci bene, ad inquadrare la problematica in chiave economicistica, chi si oppone alla schedatura dei bambini rom, potrebbe avere ragione. Già perché, come potrebbero i piccoli Berlusconi in erba, una volta schedati ed identificati, contribuire alla crescita economica e morale dell’azienda famigliare? Ma è mai possibile che uno stato democratico e liberale come l’Italia, la cui economia si fonda sul libero mercato, non permetta ad un’onesta famigliola vagabonda di avviare una dignitosa attività imprenditoriale a gestione famigliare? Impedire tali attitudini, è da comunisti! Orsù dunque, meno discriminazioni etniche, più rispetto per le tradizioni famigliari (lo spirito d’impresa per l’appunto) e più spazio ai bacilli berlusconiani che stimolano le menti e i cuori (ma più che altro le mani) degli enfant prodige tzigani.
Gianni Toffali

Multi incul - turalità.

A Piacenza una ragazza marocchina di sedici simula il suo rapimento per sfuggire alle nozze concordate dal padre con un arzillo (ma benestante) connazionale ultrasessantenne, e la polizia che fa? Invece di arrestare la ragazza per procurato allarme e simulazione di reato, la “premia” ospitandola presso una struttura protetta lontana dalla famiglia. Che dovrebbe pensare un affettuoso padre islamico di una nazione come l’Italia, che a parole si dice democratica, ma nei fatti nega ai genitori di accasare le figlie secondo le proprie tradizioni? E che dovrebbe pensare di quei paladini della multirazzialità (quelli che a getto continuo eruttano parole e slogan come libertà, democrazia, rispetto e valorizzazione delle differenze), che non hanno speso una sola parola in sua difesa? Accettare che il melting pot delle genti e l’insalata russa dei popoli diventi realtà, non significa forse accettare e valorizzare differenze e specificità? Se questo si vuole, matrimoni combinati, infibulazione e bambini zingari mandati a mendicare ai semafori, non dovranno più essere considerate espressioni incompatibili con la civiltà giuridica occidentale, ma prassi alternative da promuovere e favorire. Imporre dettami campanilistici di corta visione, significherebbe ostacolare le magnifiche sorti e progressive della società multietnica. Orsù dunque: chiudiamo un occhio, che magari l’araba fenice finalmente volerà. Gianni Toffali

La missione della Chiesa: ricordare l'inferno.

Il Vescovo di Padova Mons. Mattiazzo durante una visita pastorale a Monterosso di Abano, ha scacciato dalla Chiesa dove aveva prestato servizio don Sante Sguotto, il giornalista che per primo aveva denunciato le tresche amorose del sacerdote poi sospeso a divinis. Impedire ad un fedele di assistere alla Santa Messa è un atto sacrilego la cui radice si chiama Superbia, il primo dei vizi capitali. Mons. Mattiazzo dovrebbe sapere che la Chiesa, permette, anzi, esige, che i fedeli segnalino al Sant’Uffizio (“male” ha fatto dunque il giornalista a “denunciare” solo sulla carta stampata il fatto avvenuto) casi di sacerdoti immeritevoli che con la loro condotta pubblica, o con le loro “predicazioni” affatto ortodosse (cioè discordanti dal magistero e dal catechismo), hanno destato “scandalo” alla comunità d’appartenenza. E’ora che le gerarchie cattoliche, invece di indignarsi per l’ingerenza dei laici (ovviamente quando esprimono osservazioni legittime), la smettano di coprire quei sacerdoti che per “indegnità” comportamentale o dottrinale, hanno tradito il loro ministero. Eppure, non è infrequente apprendere di preti pedofili, omosessuali e truffatori, oppure di ascoltare sacerdoti che vomitano addosso ai fedeli, opinioni del tutto personali e arbitrarie. Non sarebbe il caso che taluni uomini di chiesa, invece di rincorrere ideologie mondane (pacifismo, ecologismo, relativismo) e debolezze umane (carne, potere, vanità, beni), iniziassero a parlare di vita eterna, di paradiso, di purgatorio e prima di tutto, del “censurato” inferno? La missione della Chiesa, stringi stringi, non si riduce forse nel ricordare ai peccatori che le colpe gravi saranno saldate sulla graticola eterna il cui carburante non conosce crisi? Gianni Toffali

I piani della Massoneria.

In Sicilia i carabinieri hanno stroncato un patto scellerato tra mafia e massoneria. La notizia riportata dai media italiani, non può che far sorridere. Il motivo è presto detto. I mafiosi, diversamente dai massoni, vivono ed operano tra la gente comune, quindi facilmente “acchiappabili” dalle forze dell’ordine. I massoni al contrario, come “tradizione” insegna, sanno paludarsi tra nebbie e intrallazzi meglio di una viscida serpe. I “pescati” dunque, probabilmente altro non erano che pesciolini di infima rilevanza. La massoneria permea ogni ganglo della vita politica, culturale, economica, finanziaria e persino religiosa. E’ la massoneria a muovere i fili del mondo. I tentacoli delle lobby massoniche (ce ne sono di diversi ordini e gradi) manovrano e dirigono le sorti del pianeta, a partire dai strati più bassi, per arrivare finanche ai più alti livelli istituzionali mondiali. La massoneria ha mille facce e molteplici fattezze. Talora per agire meglio e indisturbata, si mostra con il volto dell’organizzazione filantropica umanitaria. La massoneria ha molteplici fini. Sul piano “particolare” garantisce agli affiliati, ricchezza, piaceri mondani, scalate professionali e accesso ai piani alti del potere. Sul piano “generale” si prefigge la corruzione morale della società e l’annientamento della cristianità. Il Trattato di Lisbona appena bocciato dall’Irlanda, per fare alcuni esempi di “ingerenza” massonica, vorrebbe omettere le radici cristiane dell’Europa, legittimare le unioni omosessuali, mettere la museruola alla chiesa cattolica, disconoscere ai genitori il diritto di dare un’istruzione religiosa ai propri figli e imporre il relativismo morale. L’astuzia più grande della massoneria è simile a quella del maligno, vale a dire: lavorare dietro le quinte fingendo di non esistere. La Bibbia definisce il principe delle tenebre, astuto, mentitore e omicida per eccellenza. E suoi discepoli, ne sono degni tirapiedi.
Gianni Toffali

Margherita Hack: dalle stelle alle latrine.

Su un quotidiano nazionale l’astrofisica Margherita Hack si è detta rattristata di non poter far da madrina al Gay Pride di Bologna in programma il 28 giugno. La nuova icona dei gay italiani, si è comunque consolata auspicando che "la prossima parata bolognese sarà una ventata di novità". Ligia alla fede cieca nel nulla assoluto, ha poi dichiarato che "la chiesa è la principale responsabile del clima di intolleranza nei confronti dei gay". E con perfetta aderenza alle gettonate teorie agnostico illuministe evoluzioniste di marxista memoria (quelle insegnate nelle scuole pubbliche), ha infine aggiunto che "Dio è un’invenzione, una pura e semplice invenzione per spiegare con l’irrazionale quello che la scienza non riesce a spiegare". Ma quale credibilità scientifica ci può giungere da colei che dopo aver passato la vita con la testa tra le nuvole a circumnavigare tra gli spazi siderali dell’universo (senza tuttavia riuscire a riprodurre un solo straccio di prova attestante l’origine casuale della vita), ha chiuso la carriera planando sulle pulsioni omo di ventri maschili "diversamente orientati"? Gianni Toffali

Partito Democratico nato già morto.

Il neonato Partito Democratico neanche il tempo di emettere il primo vagito, e già rischia la morte bianca. Dopo le bordate di Famiglia Cristiana gli sparuti cattolici del PD si sono accorti di indossare i panni della povera Cenerentola. Trattati come l’ultima delle serve dalle scafate dirigenze di Botteghe Oscure (che pur di trombare Berlusconi hanno imbarcato persino gli anticlericali radicali), i “derelitti” dell’ex Margherita hanno minacciato la scissione. Ciò non avverrà! Tanto è noto, come la storia democristiana insegna, taluni cattolici pur di governare, sono disposti a vendere l’anima persino al diavolo. “Prassi” iniziata dal loro leader maximo Aldo Moro che dietro l’ambigua formula delle “convergenze parallele” (con il partito comunista) iniziò la destrutturazione dell’identità cattolica. Autodemolizione che, ancora oggi “grazie” alle pulsioni autodistruttive dei teodem del PD (che a parole farfugliano, ma nei fatti ingoiano onte e umiliazioni) avanza inesorabile. Ma qualcuno nei dintorni del Concilio Vaticano II non aveva forse detto che il lievito dei cattolici avrebbe dovuto attecchire ovunque fosse sparso? Eppure, forse per la sulfurea legge dell’eterogenesi dei fini, il lievito laicista sembra avere il sopravvento sull’ingenuità e il beota ottimismo dei cattolici adulti.Gianni Toffali

Risposta a lettore cattocomunista.

In risposta a un commento di tale Thor (sì, proprio l'idolo pagano!) nel post di Gianni Toffali "La sinistra è intrinsecamente violenta" l'amico Gianni ha pubblicato questa risposta davvero magistrale che riproduciamo perchè abbia maggior evidenza.

Rabbia? Ma di quale rabbia sta parlando? Ma non ha letto le ultime mie righe del precedente post? Dicevo che voi (intendo gli anticlericali come lei) mi allietate le giornate cotante sono le sganasciate che mi suscitate. Le do ragione per l’ennesima volta (a proposito, ha visto quanto sono “democratico” e liberale?), non è detto che lei sia di sinistra… dimenticavo di precisare che esiste anche una destra pagana e superba che in fatto di immoralità va a braccetto con la sinistra. Non si dice forse che gli estremi si toccano? Gli atei come Lei, di destra o sinistra non importa, non usano la ragione, semplicemente la piegano a guisa della loro ideologia. Sto sempre aspettando la citazione di una rivoluzione realizzata senza spargimento di sangue. Ma non credo che la sua risposta arriverà… giusto? Eh eh... piu vi conosco e piu mi rendo conto di quanto siate intellettualmente “castrati”. Si lo ammetto… è mia debolezza, mi diverto un sacco a pensare all’inferiorità morale e intellettuale di voi atei senza Dio… per non parlare poi della….(non trovo un termine consono) che provo a pensarvi un di,a crogiolarvi tra le fiamme dell’inferno. Non si incazzi per quanto letto qui… almeno si renderà conto che non tutti i cattolici amano le marcette irenico pacifiste. Io ad esempio, prediligo fuochi, roghi e inquisizioni. E vista la depravazione dell’attuale contesto storico, di carne al fuoco ce ne sarebbe tanta… eh eh… mi diverto proprio. Pure il codice penale sarebbe da ritoccare…l’omosessualità e l’aborto non sono contemplati. Ciò non toglie che i suddetti crimini gridino vendetta al cospetto di Dio. Della giustizia umana non mi importa nulla… Il giudizio che temo è solo quello divino. Dovrebbe temerlo pure lei… a meno che lei ami le residenze infuocate. Da buon cattolico che ama il suo prossimo, quando si avvicinerà l’ora, le consiglio di portarsi appresso una buona cremina antiustionante… anzi… se ne porti una dose consistente… perchè sa... l’eternità è lunga da far passare… e poi, con tutti quei diavolacci che la pungoleranno… e per di più senza donne… sarà esperienza infernale… eh eh Gianni Toffali

Lavoro carnale.

Con l’avvento del governo Berlusconi, la nuova classe dirigente sta escogitando nuovi strumenti atti a contrastare il mestiere più vecchio del mondo. Alcuni sindaci vorrebbero vietare ai cittadini di contrattare prestazioni in strada, altri vorrebbero ripristinare la formula delle case chiuse. Il ministro Frattini, ha addirittura ventilato l’ipotesi dell’ergastolo per chi sfrutta le “giovani schiave”. Ci si deve rendere conto che il problema prostituzione non potrà essere debellato se affrontato unicamente nell’ottica dell’ordine pubblico. La questione del “sesso allegro” è infatti un argomento preminentemente di ordine etico culturale. In una società in cui l’industria dello spettacolo e del consumismo ha trasformato gli esseri umani in suini a due zampe pronti ad andare in fregola al primo input sessuale che capiti a tiro, la prostituzione, va ricordato, è solo la punta dell’iceberg di una società malata di sesso. Quando non solo la Chiesa, ma anche le agenzie laiche ammetteranno che il sesso fuori dal matrimonio è un atto intrinsecamente cattivo e, per di più, pernicioso per la salute (Aids e malattie veneree), il vizietto del mercimonio corporale potrà essere sconfitto. L’unica opzione possibile rimane dichiarare fuori legge l’attività di meretricio. Soluzioni alternative saranno simili a pannicelli caldi su una metastasi inarrestabile il cui tumore si chiama lussuria. Gianni Toffali

La sinistra è intrinsecamente perversa.

Se non fosse per la gravità del fatto, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate. In un quartiere romano alcuni imprenditori extracomunitari subiscono un’aggressione da parte di ignoti, e la sinistra risponde gridando al pericolo fascista. Peccato che un soggetto degli energumeni coinvolti negli atti vandalici, fosse per sua stessa ammissione, un militante di sinistra con tanto di effigie di Che Guevara tatuata sul braccio. Ciò che la sinistra si sforza di occultare è il dato ontologico che la violenza è connaturale all’essenza stessa dell’ideologia comunista. Nessuno può negare che tutte le rivoluzioni sociali di derivazione marxista siano state messe in atto mediante l’esercizio sistematico della brutalità. Lo stesso Che Guevara, icona del pacifismo nostrano di casa nostra, morì mentre sparava piombo ai suoi nemici. Non bisogna farsi abbindolare: il buonismo pacifista è solo la maschera esteriore di chi odia con il sorriso sulle labbra.
Gianni Toffali

La conversione di Magdi Allam.

Magdi Allam si è convertito al cattolicesimo. A parte le accuse di apostasia e tradimento e le minacce di morte che gli sono arrivate dagli adoratori della mezza luna, ciò che maggiormente ha meravigliato, sono state le bordate sparategli addosso da taluni esponenti del mondo cattolico. Evidentemente la convinzione per cui ai fini della salvezza dell’anima, una religione vale l’altra, non è sola prerogativa dei propagandatori del relativismo etico religioso. Eppure aumenta di giorno in giorno il numero dei gonzi che scambiano le religioni per un’insalata russa buona per tutti i palati. Espressione di questa corrente di pensiero è il santone ecumenista new age Giovanotti che in un brano afferma “ Io credo che a questo mondo esista una sola grande chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa, passando da Malcon X, attraverso Gandhi e San Patrignano, arriva da un prete di periferia nonostante il Vaticano”. Per fortuna in Italia non tutti credono alle favole e agli asini che volano. “La ragione coniugata alla fede” per ammissione dello stesso Allam, è stato il vero motivo che lo ha spinto a riconoscere nella Chiesa Cattolica e in Gesù Cristo, la Via, la Verità, la Vita. Nelle altre religioni se comparate ai frutti buoni (quali?) che hanno portato in dote all’umanità, al massimo, come dice il Concilio Vaticano II, si possono scorgere solo semi di Verità, ma non la Verità tutta intera che si chiama Gesù Cristo. Unico Salvatore del mondo. Gianni Toffali

I maiali laicisti e le perle del papa.

Qualcuno avrà pensato che Benedetto XVI non sia andato a La Sapienza perché battuto da un drappello di mangiapreti o perché deluso dall’ignavia di un governo che non ha saputo garantire libertà di espressione di un Capo di Stato estero, nonché Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di fedeli. Sbagliato! In realtà il motivo è di ordine teologico. Al papa è bastato dare una sbirciatina al vangelo per rendersi conto che non poteva permettersi il lusso di distribuire perle di saggezza ad una platea che non le avrebbe apprezzate. Dice infatti l’evangelista Matteo "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi." (7,6), e ancora “In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città”. (10, 11-15). Ratzinger non aveva bisogno di entrare in quella città e in quella casa, i grugniti, seppur da lontano, avevano già rivelato la loro natura.
Gianni Toffali

Democristiani di sinistra contro la famiglia.

A conferma del precedente post. Don Camillo vi ricorda che questo gesto è un richiamo a satana. Se poi leggete anche questo intervento di Gianni Toffali, gli indizii raccolti sino ad ora diventano una certezza.
don Camillo
In questi giorni Giuliano Ferrara ha iniziato una dieta speciale per richiamare l’attenzione sull’idea di indire una moratoria internazione sull’aborto. Proposta lodevole, per un ateo (devoto), però il direttore del Foglio oltre a prendersela con l’attuale culturale laicista e senza Dio (vale a dire quel sistema di pensiero che ha voluto la 194), dovrebbe innanzitutto lanciare i suoi strali contro il cattolicesimo democratico. Tra i padri fondatori di questa corrente “cattolica” che la Chiesa Gerarchica ha sempre osteggiato a suon di scomuniche, Encicliche e pronunciamenti, figurano personaggi del calibro di Don Romolo Murri, Giuseppe Dossetti, Padre Agostino Gemelli, Giuseppe Lazzati, Alcide de Gasperi, Amintore Fanfani e Giulio Andreotti. Il cattolicesimo democratico nato all’interno della Chiesa Cattolica durante la Rivoluzione Francese con l’intento di trovare una modalità di sopravvivenza, senza conflitti con gli stati nati dalle idee della rivoluzione ( e quindi anticattoliche), dopo aver operato per decenni a livello culturale e intellettuale, si concretizzò nella forma della Democrazia Cristiana. Gli effetti del pensiero democratico non si fecero attendere. Il 10 dicembre 1970, il democratico cristiano Emilio Colombo firmò la legge sul divorzio e nel 1978, il presidente della Repubblica, quello del consiglio e i ministri competenti tutti democristiani, votarono compatti la legge che introduce il diritto d’aborto nell’ordinamento giuridico. Inoltre in tempi recenti, la “cattolica” Rosy Bindi ha tentato di regolamentare le unioni di fatto (coppie gay incluse) e il cattolico “adulto” Romano Prodi in disprezzo delle indicazioni della Conferenza Episcopale che invitava all’astensione dal referendum abrogativo della legge 40, si è orgogliosamente recato alle urne. I veri “nemici” della vita e della famiglia, non sempre puzzano di zolfo! Talvolta di canonica e incenso! Gianni Toffali

Le solite maestrine rosse che boicottano il Natale.

Anche quest'anno il principio che sta prendendo piede è uno solo: non offendere. Gesù bambino nei presepi? Meglio toglierlo, anzi, meglio sostituirlo con un'icona del martire Che Guevara. La parola Gesù nelle canzoncine di Natale? Sostituirla con il termine «virtù». Non è proprio la stessa cosa ma più consono all'ipocrita clima politically correct. E nella recita di fine anno la natività si può rimpiazzare con la storia di Cappuccetto Rosso o del poligamo Maometto e delle sue 4 mogli. Il Natale ormai, grazie ai politeisti che amano tutte le religioni fuorché quella cristiana (l'unica vera), rischia di diventare davvero una festa sui generis. Il motivo? Ovvio, per non offendere i musulmani e non creare differenze tra i bambini cattolici e quelli di altre religioni. Un conto è la tolleranza ed il rispetto per tutte le confessioni, altro è la cancellazione di ogni riferimento alle nostre radici cristiane. Di questo passo si andrà verso una deriva nichilista che peserà sul futuro e sull’identità del popolo italiano. Stiamo andando verso una ghettizzazione e una marginalizzazione dei cattolici veramente insopportabile. Ed è ora di dire basta anche a chi con il pretesto della (falsa) laicità sta tentando di distruggere la civiltà cristiana.
Gianni Toffali

Credono alle favole ma non alla verità.

Da alcune settimane i media italiani altro non fanno che parlare degli incontri del “presunto” Dalai Lama con le rappresentanze politiche ed economiche del nostro paese. La stranezza non sta tanto nell’assiduità della presenza del leader tibetano in terra cattolica, ma la solennità con cui viene accolto. Manco si trattasse di una vera divinità. Nessuno che si ponga la domanda: ma questo signore insensibile alle temperature polari, è veramente la quattordicesima reincarnazione del primo Dalai Lama morto e defunto nel lontano 1474? Nemmeno uno scettico che gli chieda uno straccio di prova, tutti lo danno per scontato! Buffo no? Il “bello” è che gli stessi incensatori del supposto risuscitato, sono gli stessi che negano l’incarnazione del figlio di Dio. Perché coloro che asseriscono che religione è l’oppio dei popoli nel caso del redivivo “Oceano di Saggezza” se ne stanno zitti zitti? E perché la “tossicodipendenza” riguarderebbe solo il cristianesimo, mentre tutte le altre religioni sarebbero degne di essere “sniffate”?
Gianni Toffali

Verdi ed ecologisti terroristi da galera.

Solo la metafora dei cavoli a merenda è in grado di spiegare che c’azzecca il premio nobel per la pace con le battaglie ambientali. Papa Ratzinger afferma che “chi ostacola la famiglia formata dalla unione di un uomo ed una donna , impedisce la pace nel mondo”, e nessuno se lo fila. Mentre invece chi, come Al Gore sostiene che la foca monaca e l’erba cipollina rischiano l’estinzione viene conferito un nobel. La verità è che l’ideologia ecologista ambientalista, vale a dire quel sistema di pensiero di pagana memoria che attribuisce più importanza agli animali e alla natura che all’uomo, è riuscita a “traviare” importanti strati della cultura contemporanea. Eppure, dovrebbe far sospettare (e non di poco) il fatto che i medesimi propugnatori della salvaguardia del creato sono gli stessi che premono sui governi mondiali affinché varino leggi abortiste, filo gay e di politiche di limitazione delle nascite. Con del buco dell’ozono e dell’effetto serra (che i più importanti istituti di ricerca attribuiscono a cause naturali come le maree e le attività vulcaniche) e dei relativi rischi connessi alla salute, gli ideologi verdi hanno avuto gioco facile nel “terrorizzare” l’opinione pubblica. Il valore della vita e della famiglia tradizionale innanzitutto, il resto viene dopo. Molto dopo!
Gianni Toffali

Luttazzi guitto comunista da palcoscenico.

Ufficialmente Daniele Luttazzi è stato licenziato da LA7 per aver offeso Giuliano Ferrara, ufficiosamente per le critiche blasfeme mosse all’enciclica di papa Ratzinger. Questi laicissimi guitti da palcoscenico, “affetti” in massa (la lista è lunghissima) da “grillite acuta” (“patologia” il cui virus primordiale scaturì dal saltimbanco Beppe Grillo), ci dovrebbero spiegare perché quando devono scegliere un soggetto da immolare sull’altare del loro ego, guarda caso, parano sempre contro la Chiesa Cattolica. Eppure se facessero una ricognizione in casa loro, di personaggi e istituzioni da sbeffeggiare ne troverebbero a iosa! Ad esempio, perché non cominciano a canzonare le magnifiche sorti e progressive dell’illuminismo, i cui ideatori e continuatori (i laici del nostro tempo) dopo aver rimosso Dio dall’orizzonte umano si sono ridotti a credere agli oroscopi, ai maghi, agli spiriti guida e agli asini che volano? Oppure perché non ironizzano sui padri “nobili” del comunismo e del nazismo (ideologie a stretta parentela atea) che prima di prendere importanti decisioni praticavano riti esoterici? E perché non mettono alla berlina gli effetti “democratici” del comunismo che dopo aver proclamato l’eguaglianza e la giustizia sociale sterminò intere nazioni e portò fame, miseria e dittature in mezzo mondo? Ma le ridicolaggini dell’universo a cui appartengono, potrebbero continuare a lungo se si inoltrassero nel meandri della politica contemporanea. Una solo cosa è innegabile: la Chiesa Cattolica è l’unica istituzione che dona “gratis”uomini al mondo, mentre tutte le altre, perseguono esclusivamente i propri meschini interessi personali!
Gianni Toffali

Dalai Lama? No grazie.

Nei giorni scorsi il capo dei monaci buddisti tibetani Tenzin Gyazo ha visitato in nostro paese, ma lo stato italiano e il Vaticano non hanno voluto incontrarlo. Mentre è “comprensibile” l’atteggiamento del governo italiano che per motivi di real politic (timore di perdere scambi commerciali) si è arreso al diktat del regime cinese che ne aveva “sconsigliato” l’accoglienza, il diniego di Benedetto XVI è stato più legittimo che mai. Se papa Ratzinger avesse incontrato la quattordicesima reincarnazione del Dalai Lama, avrebbe trasmesso all’opinione pubblica la convinzione che la teoria della metempsicosi o trasmigrazione della anime, sia autentica. Gli italiani, si sa, hanno le idee poco chiare in fatto di religione, basti pensare che il 30% dei cattolici e una percentuale ancora più alta di atei e agnostici credono nelle reincarnazione. Il pontefice ha dunque fatto benissimo a mettere il bastone tra le ruote a quella sottile “eresia” che serpeggia in Europa. La quale vorrebbe attribuire medesima dignità veritativa a tutte le religioni con il chiaro intento di negare la divinità di Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo.Gianni Toffali

Medjugorje

Nell’universo cattolico sta accadendo un fenomeno che viene completamente snobbato dai media laici, e fatto ancor più inquietante (Radio Maria a parte) pure da quelli cattolici. Mi riferisco ai milioni di pellegrini di tutto il mondo che ormai da anni si recano Medjugorje. In questa sconosciuta località della Bosnia Erzegovina, nel lontano 1981 la Santa Vergine apparve a sei adolescenti. I messaggi della Madonna che durano ininterrottamente da 26 anni invitano l’umanità alla conversione, alla preghiera, alla pace e a credere all’esistenza di satana. Per accertare la veridicità dei veggenti, la Chiesa Cattolica ha istituito un’apposita commissione composta da medici e uomini di scienza. Dopo analisi di ogni sorta l’equipe è giunta alla conclusione che i fenomeni riscontrati sui veggenti durante le apparizioni (ad esempio che la lingua vibra, ma non emette alcun suono), non sono scientificamente spiegabili. Il caso Medjugorje ha fatto ulteriormente parlare di se quando i veggenti hanno rivelato che la”Signora” ha affidato loro dieci segreti (tra cui uno terribile che riguarderà le sorti dell’umanità) che dovranno svelare al mondo pochi giorni prima che si avverino. Molti uomini di Chiesa, increduli dinnanzi ad una Madonna tanto “chiacchierona”, quanto “apocalittica” hanno liquidato Medjugorje come un panzana gigantesca per creduloni sempliciotti. Eppure il Cardinal Bertone a pag. 106 del suo Libro “L’ultima veggente di Fatima”, ha dichiarato che circa il caso Medjugorje “tutto è rinviato alle dichiarazioni di Zara dei Vescovi dell’ex Jugoslavia del 10 aprile 1991 che lascia la porta aperta a future in indagini. La verifica deve perciò andare avanti, nel frattempo sono permessi pellegrinaggi privati con accompagnamento pastorale dei fedeli a cui è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali”. Agnostici, increduli e scettici hanno poco da sghignazzare: “Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”. Miracolo: già duemila anni fa l’evangelista Matteo (cap11, ver 25-27) conosceva le sue “sapientissime” pecorelle ancor prima che nascessero.
Gianni Toffali

Quelli del calcio.

Un (forse) maldestro poliziotto uccide (forse) un tifoso laziale e un’orda di ultrà impazziti scatena il terrore. Le teste calde, sono sempre pronte alla guerriglia, aspettano solo un scusa. E qui l’hanno trovata. Chi ha la sfrontatezza di mettere a ferro e fuoco stadi e città, del calcio non interessa nulla. O meglio, il calcio rappresenta il mezzo più idoneo (non richiede doti intellettuali superiori) per dar sfogo alla natura fragile e malata che alligna in loro. Il fenomeno della violenza che ruota attorno al calcio, non si può dunque mitigare inasprendo pene e sanzioni. La questione è altra. E’ atavica. L'uomo, dicono le scienze umane, è un animale sociale che se non gratificato, necessita di tanto in tanto di scaricare frustrazioni, istinti, desideri, tensioni e sensi di impotenza. Bisogni primordiali che se non soddisfatti generano rabbia incontrollata. Consce che l’uomo è mezzo umano e mezzo bestia (lo ha detto Darwin e si insegna nelle scuole) le società antiche e moderne si sono attrezzate inventandosi degli espedienti, degli "ammortizzatori sociali" in grado di canalizzare e contenere, bisogni insoddisfatti, frustrazioni e angosce collettive. Ecco cosi spiegata in chiave psico - antropologica la "tolleranza" dello stato verso la prostituzione, la droga, l’alcol e i giochi d'azzardo. Escamotage non propriamente di alta moralità, ma con buona pace per tutti, efficaci per calmierare il lato oscuro dell'uomo animale. Anche il calcio, lo si voglia ammettere o meno, assolve questa importante funzione sociale. Nel passato avevamo le Arene e i Colossei, oggi abbiamo gli stadi. Nulla di nuovo sotto il sole! Venendo alla domanda che tutti si pongono, vale a dire: quale risposta dare alle fregole manesche dei tapini repressi? Semplice, basterebbe rinchiudere le opposte tifoserie dentro stadi blindati, ed aspettare la fine della "partita". Che un pallone sia presente o meno, per i discendenti dell'homo (poco) sapiens, è un dettaglio irrilevante.
Gianni Toffali