“Occorrerebbe
il coraggio avuto da Helmut Kohl per i democratici cristiani tedeschi. Pur
rifacendosi ai valori del cristianesimo ha laicizzato il partito democristiano
sulle questioni etiche non più condivise, diluendo alcune posizioni cattoliche e
aprendo moderatamente ai diritti civili. Ma i cattolici italiani, la gerarchia
stessa, sono disposti a percorrere la strada di una sia pur minima laicizzazione
dell´ispirazione cristiana di un partito?” Parole e pensieri chiaramente in
opposizione con la dottrina cattolica che non accetta compromessi e “diluizioni”
sui cosiddetti valori non negoziabili. “Castroneria” (o eresia?) che se
proferita
da un “Carneade Casini” qualunque (vale a dire colui che a parole dice di essere
cattolico, ma nei fatti veicola azioni politiche lontane anni luce dal magistero
della chiesa) sarebbe stata liquidata come l’ennesima boutade da vecchia volpe
democristiana a caccia di voti. Peccato che la “sparata” apparsa il 19 agosto su
alcune testate nazionali, sia stata detta da don Bruno Cescon, docente di studi
teologici e direttore di settimanali cattolici. E’ “normale” che un uomo di
chiesa abbia l’ardire (seppur mascherato sotto le sembianze della domanda
ingenua) di dettare il calendario alle gerarchie vaticane? E’ normale che un
uomo di Dio auspichi che i laici e la stessa Chiesa svendano i valori cattolici
in favore dei cosiddetti valori civili? E quali sarebbero i valori civili per il
teologo Cescon? Il diritto all'Aborto, al divorzio, alla fecondazione
artificiale, alla droga libera, e all'omosessualità? E pensare che pochi giorni
prima il card Bagnasco aveva detto che “i
cristiani com'è loro dovere, sono stati e continueranno ad essere lievito nella
società con fiducia e spirito di servizio, consapevoli di aver ricevuto un
giacimento inesauribile di visione e di valori religiosi, umani e culturali. La
loro presenza non è codificata in formule specifiche, fatta salva la
consapevolezza che sui principi di fondo non si può
mercanteggiare, che i valori non sono tutti uguali ma esiste una gerarchia; che
l'etica della vita e della famiglia non sono la conseguenza ma il fondamento
della giustizia e della solidarietà sociale”. Prima di impartire lezioni ai
laici cristiani, il presidente della Cei, non farebbe meglio ad insegnare i
rudimenti della teologia a quei non pochi preti che amano mercanteggiare con i
nemici della vita, della famiglia, della Verità e di Dio?
Gianni
Toffali
che vergogna questi preti progressisti! mi chiedo solo perchè i loro vescovi non li cacciano a pedate nel culo! un prete che dice queste cose, merita la scomunica!!!
RispondiEliminaPenso che sia ora che tu la smetta di giudicare quelli che non la pensano come te. Non sei nessuno, rappresenti la fascia sociale più frustrata, arrogante, repressa. Impara a vivere e a lasciar vivere e a non usare il pretesto religioso per camuffare il tuo razzismo viscerale. Il mondo è bello perchè è vario e la gente come te lo distrugge, lo violenta a suon di pregiudizi non razionali basati sull'ignoranza e la fobia nei confronti degli altri infarciti di fanatismo religioso.
RispondiEliminaSe vivi male sono affari tuoi, non ti giustifica nell'odiare chi non la pensa da integralista arcaico come te.
Impara ad aprirti mentalmente, non abbiamo bisogno di matusa.
Penso che la foto del tuo profilo parli da sola.
non rispondo ai vigliacchetti anonimi progressiti modernisti cattolici adulti come te!
RispondiEliminaPer l'anonimo del 16.11.2012: non condivido (almeno non di certo nei suoi eccessi, nè nei termini in cui spesso viene espresso) il pensiero del Toffali, ma non riesco a capire in che modo "la foto del profilo parli da sola". Se è la foto dell'uomo normalissimo, appoggiato ad una ringhiera, che campeggia in alto a sinistra nel blog che diavolo avrebbe di strano?
RispondiEliminaTommaso Pellegrino - Torino
...Di strano che non è strano ma evidentemente notabile da questo blog associato alla foto è la solitudine presente nel protagonista di questo scempio scritto, pervaso dal pensiero fascista e anche un po' nazzista, ricco da un integralismo cattolico (fermo prima del concilio) e da un'invidia verso un mondo che non gli appartiene. La psicanalisi potrebbe trovare e risolvere qualche problema di identità presente da molto tempo ma occorre il coraggio della persona di confrontarsi con qualcuno senza usare il mezzo della scrittura. Spero che questa presenza anche online non influenzi qualche giovane che accidentalmente potrebbe cascare in questo blog. Qui si scrive di sette ma anche questo blog è una setta, si parla di Vasco, di Berlusconi, di estremi da non prendere esempio....almeno Vasco ha emozionato e scritto canzoni avendo lo stesso successo di Berlusconi senza prendere in giro nessuno...ah poverino lui è perseguitato dai magistrati comunisti...mi dispiace poteva fare l'imprenditore senza seguire l'esempio di Mussolini per necessità, scusate non dovevo cascare qui dentro, il blog è da bannare...
RispondiEliminacaro vigliacchetto anonimo senza palle...meglio fascista che merdocattocomunista come te...replicare ad una caccola, è tempo perso...
RispondiEliminabannare? voi sinistri infami la censura ce l'avete nel dna...