venerdì 28 dicembre 2012

PEDOFILI

Il suicidio del quindicenne che amava vestirsi e laccarsi le unghie di rosa, ha scatenato l’ isteria collettiva.

I promotori della pedofilia e dell’ omosessualità ( i dati statistici indicano che i pedofili sono prevalentemente uomini e le loro prede bambini maschi ), oltre a prendersela con i compagni di classe del ragazzo, hanno versato fiumi di fango sui cosiddetti “ omofobi “, vale a dire coloro che preferiscono il richiamo della natura, alle ” novità “ della modernità . Invece di ricordare ai genitori con figli affetti da identità sessuale “ disturbata “ che le problematiche psicologiche degli adolescenti si risolveranno con l’ arrivo della maturità, o al massimo con l’ ausilio di qualche specialista, le lobby pedofile e omosessuali ( il cui fine ultimo giova ricordarlo, è la perversione e la gayzzazione della società ) si sono fatte in quattro per diffondere la convinzione che le sofferenze e i suicidi degli omosessuali sono imputabili ai sensi di colpa inoculati loro dagli eterosessuali e dalla morale cattolica. Niente di più falso! I fatti e la storia, e non le ideologie postmoderne veicolate da chi ama riempirsi la bocca di concetti astratti come democrazia, libertà ed autodeterminazione, dicono che la vera felicità ( non quella fittizia scaturita da un attimo di brivido contro natura ) si raggiunge unicamente dall’ “ unione “ sponsale di un uomo con una donna. Atto che diviene sublime, quando aperto alla vita. Attestare, come dicono i propagatori dell’ ideologia di genere, vale a dire quel sistema di pensiero che ritiene che il sesso non sia determinato al momento della nascita, bensì dettato da percorsi culturali individuali, è simile a prendere a calci la ragione e la stessa legge morale naturale inscritta nel dna degli esseri umani. Se la propaganda ” omosessualità “che sta inondando e infettando i media di mezzo mondo ( fortunatamente tranne quello islamico ) dovesse prendere piede, aspettiamoci un futuro abitato, anzi, poco abitato ( due organi dello stesso sesso non generano vita ) da tristi e infelici.
Gianni Toffali



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