giovedì 25 dicembre 2008

L'ipocrisia del Partito Democratico

“Nemesi storica – precisa qualsiasi dizionario- è la giustizia riparatrice di torti e delitti non nei responsabili, ma nei loro discendenti”. Quale figura retorica incarna meglio l’attuale debacle del Partito Democratico? Decine di personaggi appartenenti a quell’area politica che nel 1993 decretò la fine del Partito Socialista e della Democrazia Cristiana, sono in questi giorni indagati da metà procure italiane. E pensare che negli anni successivi al diabolico piano perpetrato in collaborazione con magistrati “amici”, la sinistra italiana ha esibito come fiore all’occhiello doti di superiorità morale e intellettuale che in realtà non ha mai posseduto. Accertato che ovunque governasse la sinistra ci sono stati intrighi di ogni sorta, i registi occulti di mani pulite stanno in questi giorni assaporando il tintinnio delle manette. Per intenderci, quelle che all’epoca giustizialista facevano gongolare di gioia il Pubblico Ministero Antonio Di Pietro. Curiosità: possibile che il padre padrone dell’Italia dei Valori, “curiosamente” alleato con il PD, si limiti a commentare le ruberie dei compagni con striduli e ininfluenti ululati?
Gianni Toffali Verona

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