giovedì 25 dicembre 2008

Eluana, sadismo e dintorni.

Sembra una barzelletta, ma non lo è: il ministro Sacconi è stato denunciato dal Partito Radicale perché avrebbe impedito a Eluana di essere consegnata nelle mani dei suoi boia. Gli antefatti sono noti. Su pressione di Peppino Englaro, padre della ragazza, la Corte d’Appello di Milano sancisce che l’alimentazione e l’idratazione sono pratiche disumane. Sentenza: per non farla soffrire, la “vegetale” andrà fatta schiattare più in fretta che si può. La cassazione però, in prima istanza, blocca il verdetto, in seconda l’autorizza. Il problema a questo punto, è trovare una clinica disposta a tradire il giuramento di Ippocrate. L’attesa dura poco. La clinica “Città di Udine” dichiara di avere a disposizione un’equipe di 25 professionisti pronti ad “assisterla in modo gratuito e volontario nel distacco dell’alimentazione artificiale”. Come anzidetto, a questo punto interviene Sacconi che adombra per la “clinica del sonno eterno” in caso di applicazione della sentenza mortale, conseguenze di tipo amministrativo. La pena capitale rallenta nuovamente. Questione di tempo comunque. Prima o poi Eluana sarà assassinata. Altro che eutanasia e buona morte. Chi non ha Dio nel cuore, l’unica risposta che sa dare alle sofferenze e alle angosce esistenziali, si chiama morte. Vigliaccamente travestita da pietà umana.Gianni Toffali

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