mercoledì 31 agosto 2011

BESTEMMIATORI? UOMINI DA POCO!

Se è vero che, anche il linguaggio è segno dei tempi e cartina di tornasole del livello di civiltà della società non posso che rattristarmi dinnanzi all'incontrastata proliferazione della bestemmia.




E' sotto gli occhi di chiunque che non esiste alcun ambiente o ceto immune da questa immonda ed incivile piaga sociale.



La bestemmia, ancor prima di mancare di rispetto ai sentimenti e ai valori religiosi, offende il comune sentire delle più elementari regole di urbanità e convivenza.



Risalendo alle cause e alle motivazioni di questo incivile vezzo nazional-popolare, si scopre che il bestemmiatore non si serve semplicemente della bestemmia per inveterata abitudine, disinvolto intercalare, candida parolaccia o innocuo vizietto, come cercano invece di giustificare e tollerare solerti "soloni" sociali e persino premurosi genitori ...entrambi accomunati e accodati allegramente alla falsa morale antiproibizionista, permissivista, buonista, giustificazionista e godereccia in questi tempi apparentemente vincente e dominante , ma è più verosimile e credibile che il bestemmiatore, sia semplicemente una persona vuota di valori, di contenuti, di linguaggio, di argomentazioni , di prospettiva, di sostanza, di Dio e di tutto quel bagaglio dialettico e valoriale che contraddistingue una persona civile, matura e saggia.



Molti giovani sono convinti che : oltre una sigaretta light ,un vestitino griffato(o più recentemente graffiato…) , una spalmatina di gel e un cellulare multiconcertistico…anche la bestemmia rientri nel beauty case del perfetto fichetto trendy , ammirato e invidiato dagli amici"sfigati" e poco chic...in questo desolante quadro è impressionante ascoltare con quanta disinvolta sfacciataggine i novelli bocca di rosa riversino i loro improperi addosso ai propri simili ...nel linguaggio…del tutto simili...



Dinnanzi a questi ingiustificata tracotanza è opportuno e necessario diffidare anche di talune correnti di pensiero per evitare di cadere nella trappola di una disinvolta interpretazione sociologica di questo malcostume ormai dilagante, pronta a scagionare i bestemmiatori individuandone le cause in alcuni fenomeni sociali di massa: ispirazione, emulazione, imitazione, identificazione...credo sia più onesto e "rispettoso" verso gli stessi bestemmiatori ritenere che la fonte della loro bestiale trivialità ed ignoranza sia imputabile esclusivamente all'intimo della loro coscienza oramai adagiata e conformata al fondo di un' abissale vacuità!



Non è migliore neppure chi ipocritamente si scandalizza ad udire una bestemmia, ma nei fatti non profferisce una singola parola per tacitare o richiamare l'immorale ed instancabile stacanovista della bestemmia (mai un solo giorno di sciopero...sich), nascondendosi o giustificandosi dietro il paravento del solito, ma comodo, pretestuoso e un pò vigliacco timore di essere tacciati di pruderie moralista e perbenista, o per quel diffuso malinteso senso di diritto alla libertà di espressione (che ha sconfinato nel più becero libertinaggio)che la nostra società tanto decanta e sublima e che ha oramai attecchito anche le più zelanti e pilatesche coscienze religiose e cattoliche.



Anche la giurisprudenza da un paio di anni, accodandosi supinamente ai nuovi e moderni "costumi" nazionali ha depennato dal codice civile e penale il reato di vilipendio alla religione (altro segno dei tempi...), per cui "grazie" alla totale assenza di "ammonizioni" civili , religiose o giuridiche...l'incallito bestemmiatore vomita gratuitamente e impunemente la sua insulsa, disprezzante e vuota spocchia su Dio, la Madonna e tutti noi .



Che sia giunto il momento dopo tanti gridati ed indignati girotondi dedicarne almeno uno(forse...anzi...certamente più importante...) al ripristino della civiltà mettendo al pubblico ludibrio il partito questo si fuorilegge , dei bestemmiatori?



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