sabato 10 gennaio 2009

Verdi ed ecologisti terroristi da galera.

Solo la metafora dei cavoli a merenda è in grado di spiegare che c’azzecca il premio nobel per la pace con le battaglie ambientali. Papa Ratzinger afferma che “chi ostacola la famiglia formata dalla unione di un uomo ed una donna , impedisce la pace nel mondo”, e nessuno se lo fila. Mentre invece chi, come Al Gore sostiene che la foca monaca e l’erba cipollina rischiano l’estinzione viene conferito un nobel. La verità è che l’ideologia ecologista ambientalista, vale a dire quel sistema di pensiero di pagana memoria che attribuisce più importanza agli animali e alla natura che all’uomo, è riuscita a “traviare” importanti strati della cultura contemporanea. Eppure, dovrebbe far sospettare (e non di poco) il fatto che i medesimi propugnatori della salvaguardia del creato sono gli stessi che premono sui governi mondiali affinché varino leggi abortiste, filo gay e di politiche di limitazione delle nascite. Con del buco dell’ozono e dell’effetto serra (che i più importanti istituti di ricerca attribuiscono a cause naturali come le maree e le attività vulcaniche) e dei relativi rischi connessi alla salute, gli ideologi verdi hanno avuto gioco facile nel “terrorizzare” l’opinione pubblica. Il valore della vita e della famiglia tradizionale innanzitutto, il resto viene dopo. Molto dopo!
Gianni Toffali

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