Su un quotidiano nazionale l'astrofisica Margherita Hack si è detta rattristata di non poter far da madrina al Gay Pride di Bologna in programma il 28 giugno. La nuova icona dei gay italiani, si è comunque consolata auspicando che "la prossima parata bolognese sarà una ventata di novità". Ligia alla fede cieca nel nulla assoluto, ha poi dichiarato che "la chiesa è la principale responsabile del clima di intolleranza nei confronti dei gay". E con perfetta aderenza alle gettonate teorie agnostico illuministe evoluzioniste di marxista memoria (quelle insegnate nelle scuole pubbliche), ha infine aggiunto che "Dio è un'invenzione, una pura e semplice invenzione per spiegare con l'irrazionale quello che la scienza non riesce a spiegare". Ma quale credibilità scientifica ci può giungere da colei che dopo aver passato la vita con la testa tra le nuvole a circumnavigare tra gli spazi siderali dell'universo (senza tuttavia riuscire a riprodurre un solo straccio di prova attestante l'origine casuale della vita), ha chiuso la carriera planando sulle pulsioni omo di ventri maschili "diversamente orientati"?
Gianni Toffali
Nessun commento:
Posta un commento