lunedì 26 luglio 2010

GRANDE FRATELLO

partecipazione di un sacerdote alla trasmissione “Grande fratello 4”. Solo l’Osservatore Romano e Avvenire hanno condannato l’iniziativa. Ma al di là dei mugugni di singoli giornali cattolici per la progressione di episodi che riguardano il comportamento buffonesco di molti preti affetti da “sindrome da palcoscenico”, stupisce il silenzio delle gerarchie Vaticane, avvezze più a chiudere un occhio, che a ridurre allo stato laicale, quando necessario, discutibili uomini di Chiesa. Preti no-global, preti anarchici, preti pedofili, preti filo-gay…contraddistinti per “sparate” il libera uscita, tutti pazientemente sopportati e coperti da una dirigenza vaticana senza più autorità e potere di controllo. Una Chiesa tanto severa per gli errori degli uomini del passato (mea culpa), quanto lassista e omertosa con taluni laicissimi preti del presente.
Gianni Toffali

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