lunedì 26 luglio 2010

LEGGE DISCOTECHE: IL PARLAMENTO NICCHIA

Come riportato da molti quotidiani, il Vescovo di Verona, Padre Roberto Flavio, ha bacchettato aspramente i parlamentari italiani per la mancata approvazione della legge sulla chiusura anticipata delle discoteche. Una tirata d'orecchi e una lezione di responsabilità al mondo politico, pressato, ma non per questo giustificato, dalle lobby dei proprietari delle discoteche. Ma la responsabilità alla mancata legge, non è imputabile ai soli politici o alla brama di guadagno dei gestori di discoteche, che non appartenendo all'ordine delle dame di carità considerano i giovani alla stregua di limoni da spremere (basti pensare ai prezzi esosi delle consumazioni), ma anche dagli stessi interessati. Sono stati infatti i giovani in primis, a non aver voluto prima ed a aver gioito poi, per l'insuccesso dell'iter legislativo. Una ridicola moda creata ad arte dall'industria del divertimento e che attinge alla "cultura" dello sballo e dell'effimero, ha stabilito che chi torna a casa presto, è un pollo o un'imbranato. Così la gara al "tiratardi", si traduce puntualmente in uno stillicidio di vite umane. Ma la natura, non ha forse creato il giorno per lavorare, la sera per svagarsi e divertirsi e la notte per dormire? Una realtà banale, ma che a ribadirla si corre il rischio di passare per trogloditi poco aggiornati sui nuovi costumi nazionali. Si dice che i giovani di oggi siano più liberi, emancipati, creativi, critici e responsabili rispetto ai loro padri. Ma perchè allora si lasciano facilmente sedurre da modelli di "divertimento" che a fine serata (pardon…inizio mattinata) li rende simili a zombi inebetiti? Chi ha diffuso la leggenda metropolitana che le discoteche e locali simili, siano gli unici luoghi deputati possibili dove anima e corpo possono trovare ristoro dopo una lunga settimana di lavoro e di studio? Checchè ne dicano i proprietari di discoteche "pelosamente" schierati a fianco dei giovani nel difendere il "diritto" a fare le ore piccole (leggasi, a farsi del male), i giovani devono convincersi che l'unica salute a cui l'industria del divertimento ha a cuore, è quella delle sue casse, non certo la loro. Non sta in un frenetico ballo, in una pasticca o in un micidiale cocktail la risposta al legittimo desiderio di divertimento, di socializzazione e di amicizia. Si dirà, come da copione difensivo è stato già detto, che queste bravate si possono fare prima di entrare, vero, ma solo in parte. Suvvia, siamo realisti, le discoteche vendono paradisi artificiali, miraggi nel deserto, dove però l'illusione di apparire e di potere dura lo spazio di un istante. E il risveglio è talvolta tragico. Eppure ci sono molti altri modi più intelligenti per divertirsi, basta solo guardarsi attorno, le occasioni non mancano. I giovani discodipendenti a corto di fantasia si facciano consigliare dai loro genitori...qualora siano presenti.
Gianni Toffali

1 commento:

  1. Eddagli....fosse per Gianni Toffali manco piu' in discoteca si potrebbe andare!! Fosse per lui proibirebbe pure alle ragazzine di girare in minigonna.....e'proprio vero che anche il Cattolicesimo ha i suoi "talebani"

    Voglio dire una cosa al Toffali...e a tutti gli pseudodittatori proibizionisti come Fini e Giovinardi:

    Non ti piace la discoteca? Non andarci....

    Non ti piace il Kebab? Non mangiarlo

    Non ti piace il ristorante cinese? Non entrarci

    Non ti piace la prostituzione? Non andarci

    Non ti piacciono i videogames violenti? Non giocarci

    Non ti piacciono i film hard? Non guardarli

    Non ti piace la Marjuana? Non fumarla

    Non ti piace l'alcool? Non berlo

    Non ti piace il calcio? Non seguirlo

    Non ti piace Vasco? Non ascoltarlo

    Non ti piace la musica Metal? Non ascoltarla

    Non ti piacciono le localita da movida notturna come Loret De Mar? Non andarci

    Non ti piace chi si fa i muscoli in palestra? Non andarci

    Non ti piacciono i film horror? Non guardarli

    Non ti piacciono i manga? Non leggerli

    Non ti piacciono i paesi Islamici? Non visitarli

    Non ti piacciono piercing e tatuaggi? Non farteli....

    Non ti piacciono i comunisti, gli atei? Gli immigrati? Non frequentarli

    .......e potrei andare avanti all infinito.....ma se non vi piace una cosa NESSUNO vi costringe a farla....non capisco perche dovete impuntarvi in tutti i modi per impedire agli altri di fare cose che non fanno del male a nessuno solo perche VOI avete deciso che visto che non piacciono a voi...nessuno debba fare.....il detto "vivi e lascia vivere' per voi e'una cosa difficile vero? Avete una mentalita' piu' chiusa del caveau blindato di una banca.....voi proibizionisti siete il simbolo dell'ignoranza umana....avete la presunzione di voler decidere secondo i vostri criteri cosa e'giusto o sbagliato....per gli altri....aspirate ad una societa' dittatoriale dove 4 fanatici di estrema destra che si riparano dietro alla scusa della religione dettano legge per tutti, vietando tutto cio' che non vi va bene agli altri...per fortuna questo potere vi sta sfuggendo dalle mani, Fini ce lo siamo tolti dalle palle, la legge fini-giovanardi ce la siamo levata dalle palle, presto ci leveremo anche lui e tutta la combriccola di Berlusconi definitivamente.....
    E dovete capire una cosa:

    se io voglio andare a farmi un tatuaggio, poi uscire, andare in discoteca fino alle 6 di mattina e poi uscire da li, farmi un kebab e poi una cannetta prima di andare a dormire....dal momento che non faccio del male a nessuno....e non danneggio nessuno e'un mio DIRITTO!!! Non darmi della bestia demoniaca....la domenica di sera vado anche a messa e sono credente.... e con questo chiudo la mia permanenza su sto blog....torno a commentare un po il caro Bruno..........rispondimi pure con la solita frase sui bovini.....visto che e'l unica cosa a cui sei ridotto oramai ad aggrapparti....non sapendo cosa rispondere....o peggio...censurami pure come fanno i comunisti....

    a presto ci si vede magari su Facebook

    Vincenzo Lobue

    RispondiElimina