lunedì 26 luglio 2010

LE RELIGIONI ALTERNATIVE

Caro Direttore,"Per quanti occidentali la 'Terra Santa' non è più la Palestina bensì l'India?", così dovremmo domandarci dinnanzi alla proliferazione della moda dell'orientalismo che va seducendo gli ambienti più elevati della società occidentale, proponendo una "religiosità alternativa" a quella tradizionale cristiana. Eppure ben pochi conoscono veramente e sanno valutare correttamente le religioni orientali, anche perché vengono ingannati da una presentazione addolcita e diluita e da una propaganda "ecumenica" che presenta la religiosità orientale come una delle possibili e legittime forme di "spiritualità" umana, nascondendone o almeno sminuendone l'incompatibilità con il Cristianesimo. Purtroppo anche molti cattolici in “fregola esotica” si sono lasciati sedurre dal Buddismo e dall’Induismo, attratti spesso da apparenti ed innocue pratiche di rilassamento o da cure mediche alternative. Ma la “filosofia” che si cela dietro queste manifestazioni esteriori sottende una teologia assolutamente incompatibile con il cristianesimo. Essendo monista, panteista, fatalista e agnostica, la religiosità orientale manifesta un sostanziale disprezzo per la realtà e per l'uomo stesso; essa si traduce in una "morale" relativistica e intellettualistica che odia il corpo, la donna, la nascita e la paternità-maternità e, più in genere, disprezza l'amore e quindi anche quelle istituzioni che lo traducono nella vita civile. Ben lungi dall'essere teocentrica e mistica, la religiosità orientale è piuttosto antropocentrica e nichilistica, perché riduce la religione a benefica illusione, la salvezza a liberazione dal reale e la felicità in egoismo dell' annullamento. La stessa "compassione" buddista non è altro che un processo intellettuale che mira solo all'egoistico liberarsi dalle preoccupazioni della vita, rifiutando di risolverne i problemi. Non meraviglia quindi che queste religioni abbiano favorito l'imporsi di sistemi politici chiusi, autocratici e oppressivi. Le miserrime condizioni in cui versano molti popoli dell'Oriente non sono casuali, ma derivano anche dall'insegnamento e dalla mentalità imposti dalle varie forme d'induismo o buddismo. Fa sorridere sapere che molti cattolici invece di attingere alle ricche ed inesauribili fonti del cristianesimo, preferiscono “bere” qualsivoglia “ religione, solo perché apparentemente più verde della nostra.
Gianni Toffali

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