In questi giorni il “popolo dell’eugenetica” sta esultando perché il referendum per l’abrogazione della legge 40 sulla fecondazione assistita, si farà. A parte il capitolo sulle tecniche di fecondazione, l’intento della legge voleva solo impedire probabili manipolazioni genetiche sulla natura umana. Il Ministro Giovanardi ha però sbagliato facendo affiggere dei manifesti che paragonavano i promotori del referendum a dei nazisti. I nazisti, dopotutto, mitizzavano la razza ariana per motivi nazionalistici e la selezione della specie era finalizzata alla preservazione e alla perpetuazione di tale superiorità. Il “problema”invece, di chi ha firmato per il referendum, è di altra natura: il terrore del dolore. Non occorre vestire i panni di Frate Indovino per scorgere che dietro il paravento della ricerca medica e della cura di malattie oggi difficilmente curabili, si nasconde il delirio di costruire un paradiso dell’Eden su questa terra. Tutti belli, intelligenti, sani, e magari immortali. Ma che altro aspettarsi da una società che vive a velocità pazzesca e che non trova spazio per riflettere sulla profondità della vita? Ma l’illusoria bacchetta magica dello scientismo a cui una società grassa e annoiata ha affidato le sue pene e le sue paure, avrà il solo effetto di moltiplicare l’esercito dei sognatori. Una volta svegliati, le lacrime saranno molto amare.
Gianni Toffali
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