Nell'ultima udienza generale di Mercoledì Papa Ratzinger ha citato alcune frasi della lettera di Giuda Taddeo in cui si usano parole forti contro chi provoca divisioni nella Chiesa. "Coloro che prendono pretesto dalla Grazia di Dio per scusare la propria dissolutezza e per traviare altri fratelli con insegnamenti inaccettabili, introducendo divisione all'interno della Chiesa sotto la spinta dei loro sogni" ha detto il Pontefice "Giuda li paragona addirittura agli angeli decaduti che si sono incamminati per la strada di Caino, empi, sobillatori pieni di acredine e impostori privi dello Spirito".
Dalle durissime parole, appare chiaro Papa Ratzinger è al corrente che, tanto dentro quanto fuori dalla Chiesa, si annidano falsi cattolici (sia laici che religiosi), che volontariamente distorcono e strumentalizzano la dottrina della Chiesa con il solo fine, appunto, di dividere la Chiesa.
La finalità degli “ingannatori” sarebbe quella di creare una sorta di Chiesa parallela le cui “regole” non sarebbero più stabilite dalle gerarchie cattoliche e dal Santo Padre, ma decise in base alle opinioni della maggioranza di fedeli e sacerdoti. Un tentativo simile, giova ricordarlo, avvenne negli anni ottanta, quando il sacerdote teologo Hans Kung fondò in Austria il movimento Noi siamo Chiesa. Dopo alcuni tentativi di esportazione all’estero, il movimento dei cattolici del dissenso venne stroncato (e il suo propugnatore, ridotto alla stato laicale) su sollecitazione di Giovanni Paolo II, dall’ex prefetto del Sant’Uffizio per la Dottrina della Fede, Cardinale Joseph Ratzinger. Le “uscite” di queste ore da parte di un noto sacerdote in tema di eutanasia, costituiscono l’esempio più acclarato. Evidentemente, scismi e deviazioni non smettono mai di covare, nemmeno all’ombra di sacrestie, campanili e seminari.
Gianni Toffali
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